DEL GOVERNO DELLA PESTE.


BIBLIOTECA
SCELTA
DI OPERE ITALIANE
ANTICHE E MODERNE

vol. 297

LOD. ANT. MURATORI

GOVERNO DELLA PESTE.


LODOVICO ANTONIO MURATORI


DEL GOVERNO
DELLA PESTE
E DELLA MANIERA DI GUARDARSENE

TRATTATO
DI L. A. MURATORI

DIVISO
IN POLITICO, MEDICO ED ECCLESIASTICO
CON AGGIUNTA
DELLA RARISSIMA RELAZIONE
DELLA PESTE DI MARSIGLIA
PUBBLICATA
DAI MEDICI CHE HANNO OPERATO IN ESSA

MILANO
PER GIOVANNI SILVESTRI
M. DCCC. XXXII.

[v]

BREVI CENNIINTORNO ALLA VITA E ALLE OPEREDIL. A. MURATORI

Di umile schiatta nacque il dì 21 ottobre 1672 in Vignola,terra del Modenese, ed ebbe in età fanciullesca undozzinale maestro di rudimenti di lingua latina da cuispesso distaccavasi volentieri per deliziarsi nella letturadei romanzi della francese Scudery. Si portò giovanettoa Modena, dove vestì l’abito chericale, e dovesortir potè migliori institutori, ch’egli seguitò con fervore.Iniziato già nelle leggi e nella moral teologia,volealo il padre di nuovo in Vignola a fine che tornasseutile alla bisognosa famiglia, ma preso avendogrande affetto alla poesia, alla eloquenza ed alla conversazionedi svegliati ingegni, egli ottenne di nondistaccarsi da una città che ben presto riconobbe inlui un prodigio di spirito e d’ingegno. Il celebre P.Benedetto Bacchini si prese singolar cura nel dirizzarloa’ migliori studi, come pur fatto avea col Maffei,sicchè potè quegli dirsi il padre de’ due più grandiItaliani del suo secolo. La lettura delle opere di GiustoLipsio invaghì il Muratori dell’antica erudizione,e, voglioso d’impadronirsi della lingua greca, sepperiuscirvi da sè solo dopo ostinata fatica. La fortunagli rise intanto propizia nell’incontrare a mecenati ilmarch. Gio. Gioseffo Orsi, bolognese, e monsig. AntonFelice Marsigli, vescovo di Perugia, e col mezzoloro potè esser invitato dal conte Carlo Borromeo diMilano a prender posto nella famosa biblioteca Ambrosiana.Laureatosi prima in leggi con istraordinarioapplauso, si recò subito a Milano alla fine dell’anno1694, dov’ottenne titolo di dottore dell’Ambrosiana, e[vi]prima che terminasse l’anno susseguente venne ordinatosacerdote. Primo e nobil saggio del suo utilerovistare i codici della biblioteca furono gli Aneddotilatini, a’ quali succedettero gli Aneddoti greci, e sìagli uni come agli altri aggiunse illustrazioni di antichitàcristiana, e di disciplina ed erudizione ecclesiastica.Salì in rinomanza; e non toccava ancora il suovigesimoqui

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