STORIADELLAREPUBBLICA DI FIRENZE.TOMO TERZO.


STORIA
DELLA
REPUBBLICA DI FIRENZE

DI
GINO CAPPONI.

SECONDA EDIZIONE RIVISTA DALL’AUTORE

Tomo Terzo.

FIRENZE,
G. BARBÈRA, EDITORE.

1876.


Depositata al Ministero d’Agricoltura, Industria e Commercio pergodere i diritti accordati dalla legge sulla proprietà letteraria.

G. Barbèra.

Gennaio 1875.


[v]

SOMMARIDEL TOMO TERZO.

Libro Sesto.
 
Capitolo I. — Impresa di Carlo VIII in Italia. — Ribellione di Pisa, cacciata de’ Medici. [An. 1492-1495.]. Pag. 1
 
Grande mutazione di cose avvenuta nel mondo in quell’anno 1492. — Natura e governo di Piero dei Medici. — Alessandro VI creato papa. — Primi accenni dello scomporsi l’equilibrio che era tra’ principi italiani. — Lodovico Sforza, che governava Milano, chiama in Italia Carlo VIII re di Francia. — Apparecchi di questo Re; esercito raccolto da lui in Lione. — Suoi ambasciatori a Firenze; ambasciate in Francia dei Fiorentini. — Morte in Napoli di Ferrando. — Apparecchi d’Alfonso per la difesa del Regno. Carlo giunge in Asti ai 9 settembre 1494. — Paragone tra le armi francesi e le italiane. — Carlo in Pavia visita l’infermo Giovanni Galeazzo duca di Milano, cugino suo. Isabella di Aragona. Morte improvvisa di Giovanni Galeazzo mentre Carlo giungeva in Piacenza. — Questi entra in Toscana come nemico. Piero de’ Medici, andato segretamente al Re in Pontremoli, gli cede il dominio di Sarzana e d’altri castelli. Tumulto in Firenze; ambasceria al Re. — Piero de’ Medici in quel mentre tornato in Firenze è impedito d’entrare in Palagio. Fuggono egli e i suoi due fratelli. La Casa Medici va a sacco. — Carlo in Pisa, alle preghiere dei Pisani dona ad essi la libertà. — Muovendo verso Firenze, si ferma a Signa. Dopo alcuni giorni fa ingresso solenne nella città armato con la lancia sulla coscia. — Negoziati: rumori di popolo; infine è stretto un accordo per cui rimase libera. Piero Capponi. — Carlo entra in Roma: il Papa si chiude in Castel Sant’Angelo, poi fa lega col Re: questi procede senza ostacoli fino a Napoli, dove entra ai 21 di febbraio 1495. — Alfonso cede il regno al figlio Ferdinando e fugge in Sicilia: il giovane Re si pone in salvo con la sua famiglia nell’isola d’Ischia. — Incuria e malgoverno dei Francesi in Napoli. — Una lega possente di Principi si forma contro essi. — Carlo dopo tre mesi parte da Napoli con la maggior parte delle sue forze. — Traversa la Toscana, trattenendo con parole ambigue i Fiorentini e i Pisani. Questi per ogni modo attendono a munirsi. — Battaglia del Taro, dove i Francesi si aprono il passo a traverso [vi] l’esercito unito dei Veneziani e dello Sforza. Assediano lungamente Novara; il Re, fatta pace con lo Sforza, torna in Francia. — Insurrezione generale dei Napoletani. Un’armata veneta scende in Puglia. Ferdinando passa in Calab
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